FIMMG Federazione Italiana Medici di Famiglia
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ACN, FIMMG: SOTTOSCRITTO ACCORDO, ORA PREPARIAMOCI ALLA CONVENZIONE DEL CAMBIAMENTO
30-03-2018 wm
SCOTTI: FIRMA DI OGGI METTE INSIEME PASSATO E FUTURO
giovedì 29 marzo 2018 17.13ACN, FIMMG: SOTTOSCRITTO ACCORDO, ORA PREPARIAMOCI ALLA CONVENZIONE DEL
CAMBIAMENTO. SCOTTI: FIRMA DI OGGI METTE INSIEME PASSATO E FUTURO
giovedì 29 marzo 2018 17.13
E' stato firmato oggi l'Accordo tra la SISAC e i sindacati della medicina
generale. In arrivo la risposta alle aspettative “passate” di professionisti che
erano fermi economicamente da 8 anni, ovvero gli arretrati economici per tutti i
settori: medici di famiglia, di continuità assistenziale, di emergenza sanitaria
territoriale e dei servizi territoriali. Ma arrivano anche sul normativo le
prime importanti risposte per il “futuro” della medicina generale:
velocizzazione dell'accesso alla professione dei giovani medici e indirizzi per
accordi regionali che abbiano come obiettivo un aumento della intensità
assistenziale attraverso diagnostica di primo livello negli studi,
riconoscimento del ruolo centrale del medico di famiglia nella gestione del
paziente cronico e quello attivo nelle vaccinazioni e partecipazione al governo
delle liste d'attesa.
“E' un punto di partenza di grande valore per il dichiarato impegno a sostegno
dell’evoluzione della medicina generale che, nel rispetto e nella continuità
della sua tradizione e della sua peculiarità, è riconosciuta come soggetto di
riferimento per rispondere alle richieste di salute dei cittadini italiani
garantendo la sostenibilità del SSN”. E' il commento del segretario nazionale
della FIMMG Silvestro Scotti. “È stato un gioco di squadra tra ministero,
regioni e sindacato - prosegue Scotti - che ha consentito di prevedere
particolari tutele per le colleghe in gravidanza e per i giovani che
acquisiscono il titolo di formazione specifica. Si è previsto inoltre che le
attività di continuità assistenziale vengano svolte in sedi idonee a garantire
la sicurezza soprattutto delle colleghe, cominciando a mantenere così una
promessa che ci eravamo fatti al nostro ultimo Congresso.
La larga condivisione sindacale rappresenta poi un valore aggiunto se si
riuscirà a mantenere sugli accordi decentrati unità di intenti pur nelle
diversità.
“Non sono solo buone notizie – aggiunge Scotti – poiché quello che era sembrato
risolvibile nel breve tempo, ovvero un aumento del numero delle borse attraverso
l’uso dei fondi di piano finalizzati dal Ministero della salute a questo scopo,
pare sia bloccato per opposizione di una sola Regione. Ricordiamo a questa
Regione che velocizzare l’accesso senza formare nuovi medici peggiorerà la
situazione, rendendo l’emergenza un fatto di sua esclusiva responsabilità. Sul
proseguo delle trattative saremo inamovibili, soprattutto sul tema della
assistenza penitenziaria che non possiamo caricare sui numeri del diploma in
Medicina Generale quali quelli della programmazione attuale, per cui chi prende
queste decisioni forse sta sottovalutando il problema che, nel caso dei
detenuti, potrebbe addirittura diventare drammatico.
Vogliamo però essere ancora ottimisti, anche perché siamo in un momento di nuovo
assestamento del panorama politico nazionale, – conclude Scotti – e trovate le
giuste misure noi proseguiremo il dialogo con le Regioni e con la compagine
governativa che si andrà a costituire per un percorso di rinnovamento che
mantenga però sempre lo stesso impegno e lo stesso sguardo rivolto all’interesse
del cittadino e alla difesa costituzionale della sua salute”.
In allegato la presentazione sull'Accordo
In allegato la presentazione sull'Accordo